Ogni Paese produttore ha i suoi Tè, espressione di una cultura e di tradizioni che sono la sintesi di questa straordinaria bevanda. Cina, India, Sri Lanka, Nepal, Vietnam, Giappone sono alcune tra le aree più importanti di produzione e le loro eccellenze hanno portato la cultura del tè fino ai nostri giorni, qui potrai scoprire da dove provengono i nostri tè e conoscere le caratteristiche di ogni paese così da poterti orientare seguendo paramenti geografici e storici..

Cina:  Prima produttrice al mondo di Tè, la Cina è la culla millenaria di questa bevanda e patria dei diecimila Tè. La raccolta e la lavorazione sono ancora in gran parte manuali e le forme ed i colori dei Tè costituiscono una continua meraviglia per gli occhi e per il palato.

Giappone:  Il Giappone produce quasi esclusivamente Tè verde. Di gusto fresco e decisamente vegetale questi Tè sono adatti al pasto e al dopo pasto. La produzione autoctona è piuttosto limitata e ristretta a poche zone considerando la superficie del Giappone il che conferisce al prodotto un quid in più per rarità ed eccellenza di lavorazione che ritroviamo nei Gyokuro ed in alcuni Sencha dove la coltivazione avviene addirittura con parziale protezione dal sole.

Tawan:  Zona da cui proviene il Tè Oolong o semi-fermentato, una varietà rara che segue una lavorazione complessa sia per il controllo dell’ossidazione che per la rullatura delle foglie, l’isola di Formosa è uno dei produttori importanti anche se questa varietà di tè viene coltivato in tutta Taiwan, esistono vari giardini che esportano in tutto il mondo anche se quelli di migliore qualità sono pochi e situati nelle zone montuose dove le condizioni sono ottime per le coltivazioni, grazie all’aria fresca e alla nebbia che spesso avvolge le montagne.

Corea:  Produttore moderno che punta sull’altissima qualità in sfida con il Giappone, i suoi tè sono tutti molto particolari e fondono insieme gran parte delle esperienze asiatiche in materia, degna di nota la produzione nell’isola vulcanica di JeJu un paradiso situato a sud nello stretto di Corea, dove una modernissima tecnologia permette di produrre tè di qualità suprema, tutti corredati da certificazione Organic Bio, dal gusto unico grazie al terreno minerale ed il clima temperato e salmastre dell’isola.. Come tutte le produzioni d’eccellenza hanno un costo diverso e per questo si pongono in una fascia abbastanza alta di vendita, ma che sicuramente non deludono dal punto di vista dell’esperienza unica di gusto.

India Assam:  I Tè della regione di Assam sono della varietà Neri e hanno un gusto robusto e deciso con un aroma particolarmente pronunciato. I colori in tazza vanno dall’ambra dorata al rosso. Perlopiù prodotti in antiche piantagioni create dagli inglesi colonizzatori i quali hanno da sempre apprezzato e fortemente voluto la coltivazione di questo tè..

India Darjeeling:  Il “Tè delle nebbie” considerato tra la varietà dei Neri il più nobile e prezioso, e per questo soprannominato lo Champagne dei Tè sia per il colore dorato dell’infusione che per il prezzo abbastanza importante.. Le particolari condizioni climatiche e l’ubicazione della regione sopra i 2000 metri regalano un bouquet delicato dal sapore di moscato, mandorla e frutti maturi con retrogusto leggermente erbaceo dovuto dalla lenta maturazione delle foglie. Anche per il Darjeeling vi è stato un importante sviluppo legato agli Inglesi fondatori di molte piantagioni.

India Himalaya:  il Sikkim piccolo stato indiano, situato tra le montagne dell’Himalaya produce Tè di altissima qualità simile al Darjeeling ma con note ancora più spiccate regalate dall’unicità climatica della zona, la raccolta che viene effettuata totalmente a mano è complessa e difficoltosa quindi rende il prodotto rarissimo e quindi l’esportazione è estremamente limitata.

Ceylon:  La coltivazione di tè in Sri Lanka è fiorente e favorita dal clima, ha una storia che risale alla seconda metà dell ‘800, quando l’isola era sotto il dominio britannico e nota come Ceylon, nome che ha mantenuto fino all’ottenimento dell’indipendenza nel 1972. Nel 1867 James Taylor piantò con successo dei semi della pianta di tè provenienti dall’India su 20 acri di terreno, dando vita a quella che di fatto possiamo considerare la prima piantagione di Ceylon tea, l’isola che fino allora era quasi interamente coltivata a caffè, visto il successo riscosso dall’esperimento vede in pochi anni una rapida conversione alla produzione del tè, un investimento importante degli inglesi che oggi ne fanno dello Sri Lanka il quarto produttore di tè al mondo. Questa ormai famosa “isola del tè” grazie alla sua particolare morfologia con picchi fino ai oltre 2000 metri di altitudine, produce moltissime varietà di tè nero di alta qualità che hanno permesso di avere una vera e propria certificazione di origine che pochi tè al mondo dispongono, le foglie tutt’ora vengono raccolte a mano e lavorate come avveniva nell’800 ma supportati da una tecnologia moderna che permette la produzione di notevoli quantità alimentare la fiorente esportazione.

Nepal:  Il Nepal, nuova area in ordine di coltivazione, presenta condizioni climatiche ed ambientali molto simili al Bengala occidentale e potrebbe diventare nei prossimi anni il produttore di punta del tè himalaiano. I coltivatori di tè hanno a disposizione piante più giovani che crescono in suoli fertili e possono offrire al mercato un prodotto di eccellente qualità con un prezzo più contenuto di quello indiano. I tè nepalesi sono ancora poco conosciuti e le quantità prodotte al momento sono limitate, ma su negozi specializzati come il nostro sono già presenti, anzi stiamo da anni cercando di aiutare questi giovani produttori che ci premiano con la loro gentilezza e professionalità.

Vietnam:  Il legame tra la cultura vietnamita e il tè è stretto, dopo secoli di dominazione cinese e un confine condiviso di 1400 km hanno fatto sì che la coltivazione e il consumo del tè fossero molto diffusi anche in Vietnam, soprattutto nel nord. Furono i francesi, sul finire del 1800, a iniziare la produzione del tè in grande scala, utilizzando probabilmente piante locali e piante provenienti dall’Indonesia e dalla Cina. La nascente industria venne però stroncata dalla guerra di liberazione dall’occupazione francese prima e dall’invasione americana poi. Oggi il Vietnam punta alla qualità con tè molto buoni quasi tutti con lavorazione interamente manuale e si affianca alla Cina per volumi di produzione di tè verdi.

 

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